David Bowie raccontato da Francesco Donadio per Paper pop
Sono già passati quasi cinque anni dalla morte di David Bowie e Donadio, giornalista e scrittore, ne ha già celebrato la sua unicità nel panorama musicale mondiale per ben tre volte a Matera.
Questa volta, lo scorso 10 dicembre, lo ha fatto nei giardini dell’Hotel del Campo nell’ambito della rassegna organizzata da Antonio Andrisani.
Pretesto ne è stato il volume edito da Il castello “David Bowie. Tutti gli album”, discografia completa del “duca bianco” realizzata per Classic Rock Italia da diversi esperti musicali e coordinata dallo stesso Donadio.
Un’iniziativa “partecipata”, sulle note musicali di Roberto Laterza, in cui diversi appassionati hanno fatto da contrappunto all’esperienza bowieana dell’autore.
"L'ho visto tre volte - ha raccontato Donadio - a partire però solo dalla fine degli anni '80".
Sciovinata la carriera artistica del poliedrico Bowie tra il periodo berlinese e l’ultimo brano prima della sua morte, “Lazarus”.
"Dalla fine degli anni '60 (dall'inizio della sua carriera - ndr) fino all'83 non ha sbagliato un colpo - ha spiegato - a differenza degli altri musicisti o gruppi rock dell'epoca."
"Un artista che deve molto ad incontri importanti come quelli con Andy Warhol o William Burroughs" - ha poi concluso Donadio.
L’incontro ha chiuso un ciclo di iniziative, “Paper pop” appunto, cominciato il 6 agosto, dedicato ad alcune importanti figure della musica pop come Serge Gainsbourg, Franco Battiato e David Bowie.