La Basilicata, la Puglia e l’attuazione del PNRR
I Governatori di Puglia e Basilicata hanno incontrato, insieme ad altri quattro Presidenti di Regione (Liguria, Umbria, Piemonte; Friuli Venezia Giulia) il presidente del Consiglio Mario Draghi a palazzo Chigi per la firma dei protocolli d’intesa per la realizzazione dei “progetti bandiera” del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza).
Presenti all’incontro anche i ministri coinvolti nei suddetti progetti: Maria Stella Gelmini (Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie), Roberto Speranza (Ministro della Salute); Cristina Messa (Ministro Università e ricerca) e Roberto Cingolani (Ministro della Transizione Ecologica). Presente anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli.
“Hydrogen Valley” è il progetto bandiera che interessa sia la regione Puglia che la regione Basilicata e che coinvolge il Ministero della Transizione Ecologica. Rappresenta di per sè l’applicazione della missione n. 2 del PNRR. Così il ministro Cingolani: “Il protocollo d’intesa riguarda un’azione, quella dell’aumento delle fonti di energie rinnovabili e della decarbonizzazione, che è stata costruita dall’Europa. Quello dell’Hydrogen Valley è un progetto per la costituzione di distretti dell’Europa per la produzione di energia rinnovabile e per superare la dipendenza dal carbone. Le regioni italiane interessate dal progetto sono: Puglia, Basilicata, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.”
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, così all’incontro:” La regione Puglia è la prima produttrice italiana di energia da fonti rinnovabili, ed è nostra intenzione aumentare la capacità produttiva. E’ necessaria però la trasformazione ecologica del polo industriale dell’Ilva di Taranto. Vogliamo farlo diventare un polo per la sperimentazione delle tecnologie nella fase industriale della lavorazione dell’acciaio.”
Vito Bardi, governatore lucano, ha rimarcato che quello dell’attuazione del PNRR rappresenta “un’occasione importante e che vede il coinvolgimento totale delle Regioni. Le Regioni, in questa fase, sono chiamate ad esprimere le proprie potenzialità. In Basilicata abbiamo il giacimento petrolifero a terra più grande d’Europa. Noi però dobbiamo perseguire l’obiettivo della decarbonizzazione. E farlo anche tramite la riconversione di aree dismesse.”
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi ha invece sottolineato “la scelta della firma a Palazzo Chigi per l’importanza della realizzazione dei progetti.” “Un piano, quello del PNRR, che parte dal basso.” – Ha detto Draghi. “In genere viene visto come un piano calato dall’alto, dall’Europa in questo caso; le istanze, però, sono presentate dalle Regioni che sono espressione dei territori.”
“Le Regioni sono le protagonisti del Piano.” – Ha continuato il premier. “E’ stata importante, in questo caso, l’attività di coordinamento tra Regioni e Governo del ministero della Gelmini”.
I Protocolli riguardano dunque l’applicazione di due progetti: quello di un “centro di medicina computazionale e tecnologica” (presentato dalla regione Liguria); e quello dell’Hydrogen Valley (delle altre cinque regioni presenti).”Quelli firmati oggi – ha concluso coì Draghi – sono solo i primi progetti dell’applicazione del PNRR, ma ce ne saranno altri.”